Come ho detto alla fine delle passate edizioni, anche il più piacevole dei viaggi ha il suo termine, e l'edizione 2013 dell'Italian Invitational ha confermato una volta ancora l'enorme crescita non solo quantitativa ma soprattutto qualitativa della comunità italiana di WGT.
Non sono neppure più piacevolmente sorpreso dei riscontri in diversi dei giocatori che seguo al di fuori dei miei insostituibili compagni di CC e del fermento che anima la comunità intera (basta vedere i diversi tornei tricolore che vengono istituiti su questa stessa sezione del forum di WGT); da questo punto di vista posso tranquillamente affermare che le diverse iniziative intraprese non hanno uguali in alcuna delle altre comunità nazionali.
L'Italian 2013 ha dimostrato tutto questo e molto altro: i "senatori" hanno ancora una volta venduto cara la pelle, portando tre giocatori storici e pluridecorati in semifinale. Ma è bello vedere come gli emergenti di talento - come Calogero, Alex e Flavio, ma non solo - abbiano accorciato le distanze e in diversi casi siano già passati avanti. Come amo ripetere, questo è il migliore biglietto da visita che la comunità italiana può presentare ai nuovi adepti o a chi sta crescendo a suon di risultati.
Complimenti a Mattia, amico praticamente fraterno che ha saputo sconfiggere la pluriennale "antipatia" verso il Match Play - tranquillo Tia, l'anno passato ero sorpreso di aver vinto tanto quanto te - regolando in sequenza un'avversario dietro l'altro e innestando marce troppo alte per chiunque nella fase ad eliminazione diretta. Sai già che il prossimo obiettivo è il team di Ryder, Tia (e non ti toccare, sciagurato).
Complimenti a Calogero, giunto fino ai piedi del titolo, ma assoluta rivelazione del torneo, che ha saputo domare fin dalle battute iniziali pur partendo dalla quarta fascia di sorteggio.
Complimenti a Simone e Carmine: passano gli anni, ma la classe e la qualità di gioco restano immutate; le 23 appassionanti buche della finale 3°-4° posto ne sono la migliore dimostrazione.
E complimenti a tutti i partecipanti, ancora una volta. Se per diversi giocatori italiani questo rappresenta l'evento dell'anno il merito non va all'organizzazione, ma a chi partecipa al torneo permettendo che tutto il suo percorso si svolga con il minor numero di intoppi possibile (ci sono ogni anno, e ogni anno ci saranno; tutti noi, organizzatori e giocatori, cerchiamo cmq di ridurli al minimo impatto possibile) e lasciando dietro di sè la positiva impressione di un'altissima correttezza tra i giocatori per tutta la durata del torneo. Per quello che mi/ci riguarda, l'Italian rimane il minimo che si possa fare per ringraziarvi della vostra dedizione e dei risultati ottenuti lungo l'arco dell'anno.
In fondo ai titoli di coda, i ringraziamenti:
il primo ringraziamento d'obbligo va a tutti i soci dell'IGCC, dei quali sono ogni anno più orgoglioso di essere capitano e che ormai sono molto di più che dei conoscenti (basta vedere la foto comunitaria che campeggia sulla homepage del mio profilo): il loro supporto è da sempre la motivazione più importante per organizzare e dedicarmi all'Italian.
Grazie a tutti gli sponsor che si sono offerti anche quest'anno di aiutarci a riconoscere i premi ai migliori del torneo. Il montepremi ha superato anche quello delle passate edizioni, e anche questo è un segno di quanto l'Italian sia atteso e seguito.
Grazie al maestro Carmine BIGSAUR, che ha creato anche quest'anno le grafiche e i trofei personalizzati dell'Italian. I primi quattro classificati riceveranno le targhe sul proprio wall a brevissimo.
Grazie (riempite a piacere): possiamo calare il sipario sull'edizione 2013 dell'Italian Invitational, con l'augurio che possiate essere di nuovo in nostra compagnia l'anno prossimo.
E termino riprendendo l'in bocca al lupo di Demetrio: mancano sei giorni al termine delle qualifiche allo US Open del Merion. Con il taglio che con ogni probabilità sarà fissato a 57 colpi, al momento sono nove i connazionali che andranno a giocarsi il Major a partire da lunedì prossimo (senza premio finale, ma chissenefrega). Al termine delle qualifiche mi auguro di vedere qualcun altro - e diversi giocatrori che seguo direttamente o indirettamente hanno nei bastoni l'abilità necessaria per farcela - a farci compagnia nelle 36 buche più elettrizzanti dell'anno.
Oltre a questo, è possibile che a settembre riparta la corsa alla Ryder Cup USA contro Resto del Mondo: considerando che l'anno passato il migliore giocatore della competizione e il migliore giocatore internazionale sono stati entrambi italiani (e che come ROTW siamo detentori della Coppa), mi piacerebbe che molti di voi provassero e riuscissero ad entrare nella squadra al termine della sessione di qualifiche.
Grazie ancora a tutti, anche per essere arrivati a leggere questa riga :)