Guida a St. Andrews (Prime 9) - versione 1.0.4
Versione valida per le partenze Master (bianche).
#1 – Per la sua conformazione, non è
una buca difficile da studiare. A seconda del vento, il secondo colpo
si gioca in una forbice tra 65 e 100 yds.
Occhio a giocarla con il vento forte a
favore: con il driver pieno entra in gioco l'ostacolo d'acqua
frontale.
A seconda della posizione della
bandiera, il colpo del driver andrebbe ulteriormente dosato. Con la
bandiera lunga, va giocato pieno o tenendo conto di quanto vento
soffia alle spalle, in modo da giocare l'approccio con un wedge in
mano. Meglio far battere la palla leggermente lunga e farla rientrare
con lo spin, ma attenzione a non esagerare con la distanza o ci si
ritrova dietro il green in rough.
Con la bandiera corta, entra molto in
gioco il vento. Se a favore, si rischia di giocare il colpo
d'approccio con un mezzo colpo difficile da fermare (ma il green non
ha grosse pendenze). Se è contro, occhio all'eccessivo spin: se la
palla rimane corta, c'è il rischio di riportarla fino all'ostacolo
d'acqua, visto che la prima parte del green tende ad uscire verso il canale.
#2 – Fairway ondulato ma
abbastanza
ampio. L'errore classico è quello di chiudere il colpo a destra ed
essere poi costretti a giocare dal rough il colpo d'approccio. Succede
anche se il primo rimbalzo avviene in fairway, vista la conformazione
del terreno.
Le bandiere sono entrambe cattive. A
seconda delle condizioni del vento, il secondo colpo si gioca tra le
80-85 e le 120-125 yds.
Con la bandiera corta sul
centro-sinistra, due cose da tenere a mente: la prima è che il colpo
va tenuto comunque verso la sinistra del green, in modo da evitare il
baratro all'ingresso.
La seconda cosa è dove far battere la
palla: a partire dalle 7 yds fino alla buca, il green risulta
fortemente in discesa. Il colpo più' coraggioso e' quello che fa
battere palla a ingresso green o nelle immediate vicinanze in modo
che la palla scenda verso la buca. Se rimanete corti, o vi ritrovate
con un putt molto delicato da giocare (tipo 18 piedi con 11 inch di
dislivello in discesa) o con un approccino altrettanto complesso.
Con il wedge in mano si può invece
giocarla piena di spin (sempre attenzione al vento) anche appena
lunga. Necessario giocare in direzione dell'asta: a destra o a
sinistra, se si rimane corti, il putt risulterà molto pendente.
Occhio invece alla forza del putt se si
va lunghi. Immediatamente prima della buca c'è' un gobba che blocca
le palline giocate “a morire” dentro la buca.
Ferocissima e' invece la posizione a
verso il fondo del green. Se si rimane corti, preparatevi almeno al
doppio bogey, visto che dovrete “scalare” tutta la depressione.
Se si gioca a saltarla, poco prima
della buca c'è una gobba in discesa. Se fate battere la pallina lì,
il terzo colpo lo giocherete dal rough oltre il green.
L'unica è andare leggermente lunghi.
Con un ferro corto in mano c'è pure la possibilità di fermare la
palla abbastanza in fretta.
#3 – Altro fairway ondulato. Quasi
impossibile saltare la collina che si trova a 285 yds, a meno di non
giocare un rischioso colpo laterale. Gli svantaggi rischiano però di
essere molto superiori ai vantaggi. Se si salta a destra, si
rischiano prima i due bunker e poi di giocare l'approccio con tutta
la depressione del green da oltrepassare.
Se si salta a sinistra, si mette in
gioco il grosso bunker prima del green.
Il colpo d'approccio si gioca con il
pitching wedge o ferro 9 (110-115 yds) oppure con il wedge più o
meno inclinato (70-80 yds). Come per la buca due, importante rimanere
a sinistra evitando la depressione.
Se si ferma la pallina a distanza 8-12
piedi, il putt non risulta eccessivamente inclinato.
#4 – Probabilmente la buca più
difficile delle prime 9. Il fairway si restringe proprio dove
dovrebbe atterrare il driver.
Le alternative, se si sbaglia il colpo,
sono due. A sinistra c'è il rough (o il fescue, di solito 30-40, che
entra in gioco con il vento alle spalle), a destra i cespugli, che
significano
palla persa (e di conseguenza penalità) e terzo colpo dal tee. Non
mi dilungo su dove sia meglio sbagliarla.
Giocandola in maniera coraggiosa (solo
con il vento alle spalle) ci si può infilare nella stradina. Occhio
alle ondulazioni del fairway che tendono a portare la palla verso il
rough di sinistra.
Se tutto va bene il colpo d'approccio
si gioca dalle 100 yds (bandiera lunga) o dalle 75-80 Yds (bandiera
corta).
Se si decide di restare corti,
l'approccio si allunga di almeno 30-40 yds.
Bandiera lunga: giocarla per farla
atterrare leggermente a sinistra. In questo caso la gobba del green
vi dovrebbe riportare la palla ad altezza bandiera. Il putt
risulterà' quindi più semplice da gestire (in salita e
tendenzialmente diritto). Non restare corti o si rischia di far
battere l'approccio sulla prima collinetta a metà green. Se si
sbaglia l'approccio a destra, invece, la pallina rotolerà in discesa
verso destra e verso il fondo del green.
Bandiera corta: la posizione è
collocata in una piccola conca. Se si rimane corti, l'approccino
diventa complicato, vista la pendenza da calcolare. Si può giocare
alla bandiera anche dal rough, ma occhio alla forza eccessiva per non
far scappare la palla e ritrovarsi con un brutto putt dalla lunga
distanza.
Se si atterra lateralmente alla buca,
occhio alla doppia pendenza (destra-sinistra e sinistra-destra, a
seconda dei lati) presente soprattutto nelle ultime due yds.
#5 – Fairway molto gibboso e dai
rimbalzi imprevedibili. Lo sbaglio classico è quello verso destra. I
rimbalzi rischiano di far atterrare la pallina in fescue
(fortunatamente 30-40), precludendo l'attacco al green con il secondo
colpo.
A seconda delle condizioni del vento,
il secondo colpo può risultare all'interno di un'ampia forchetta tra
270 e 180 yds.
Il primo rischio da valutare e' quello
dell'ampia conca nelle vicinanze del green. Con la bandiera corta
l'approccio risulterà delicato da valutare, con il green prima della
buca tutto in discesa.
Se si gioca il secondo al green fate
attenzione a dove far battere la palla. Con la bandiera lunga bisogna
avere il coraggio di giocarla a metà strada tra l'ingresso e la
collinetta accanto al bunker a sinistra. Se rimanete corti,
cominciate a pregare. Altrimenti giocatela leggermente a destra per
non far entrare in gioco la collinetta stessa, ma preparatevi ad
avere un putt anche tra i 40 e i 50 piedi (in discesa). Se la palla
batte molto in avanti, il putt per l'eagle sarà tra gli 80 e i 100
piedi.
Un buon punto di riferimento per il
ferro da utilizzare è la distanza dalla sommità della collinetta.
Con la bandiera corta, oltre a quanto
detto nel caso si rimanga corti al green, occhio a dove batte la
palla, visto che, come detto, fino alla buca è tutta discesa.
#6 – Fairway di traverso. Con
vento
laterale è più difficile da prendere, nonostante sia abbastanza
ampio. Occhio a non sbagliare troppo il colpo di partenza, o si rischia
di ritrovarsi nel fescue 50-60 (con colpo al green complicato da
calcolare).
Il secondo colpo è comunque quasi
sempre giocabile con un wedge in mano. Occhio però ad alcune
accortezze. Se si rimane corti e con molto spin, si rischia
addirittura di tornare giù a inizio green. Oppure di avere un lungo
putt.
Se si va lunghi, la palla batterà in
discesa senza sentire lo spin applicato.
La cosa migliore sarebbe quella di
giocare la palla a metà tra la sommità della salita e la buca, in
modo che poi prosegua dolcemente.
#7 – Buca corta e insidiosa. Senza il
driver adeguato, con il vento contrario si rischia non oltrepassare
il rough (40-50) a 150 yds dalla buca.
Con il vento alle spalle, occhio a non
farsi ingolosire dalla possibilità di atterrare direttamente in
green. Al di là di un putt per l'eagle lunghissimo e complesso, gli
ostacoli di percorso sono innumerevoli.
Il colpo di partenza va giocato tra i
due bunker, in modo da avere un colpo d'attacco con il wedge in mano
(tra 70-75 e 95-100 yds).
Con la buca lunga verso il fondo del
green in alto a destra, si può giocare anche appoggiandosi alla
collinetta sulla destra. Quasi sempre il rimbalzo è felice.
Tendenzialmente, meglio giocare un filo lunghi (ma non troppo, o la
pallina scappa dal green) che non rimanere corti, visto che nel
secondo caso, ci sarebbe un putt in discesa fino alla buca, anche se
c'è lo spazio per far rotolare dolcemente la pallina fino alla buca
(occhio allo spin, soprattutto con i wedge più' inclinati).
Con la buca lunga verso l'angolo destro
in basso si può invece giocare all'asta senza remore.
#8 – Uno dei due par-3 del percorso.
La posizione di bandiera in fondo al green è contraddistinta dal
fatto di essere in una piccola depressione.
Evitare di andare lunghi al green a
destra. Si rischia di giocare dal rough da una posizione scomoda
molto più in basso della buca e di dover scollinare la depressione.
E' più comune restare corti con tutta
la collinetta davanti (molto spesso perché ci si batte contro).
Tutto sommato, è sempre l'opzione più preferibile se non si trova
la distanza.
Per avvicinarsi a distanza di birdie
“comodo”, l'unica è far atterrare la pallina a circa 10 yds
dalla buca. Di solito tende a scollinare e si ferma a distanze
inferiori ai 10 piedi.
#9 – Semplice ma non troppo. La
posizione di bandiera sulla sinistra la rende poco avvicinabile dal
tee con il primo colpo se non si ha un vento ideale verso sinistra
(non è così frequente trovarlo, chiaramente).
Il green poi è velocissimo, e con il
vento alle spalle si rischia di oltrepassarlo anche giocando il legno
3 pieno, ritrovandosi poi con il secondo dal rough (e con il vento in
faccia) o con un putt da circa 100 piedi. Bisogna provarla e
riprovarla per trovare un giusto compromesso di distanza.
Se si sbaglia il colpo di partenza ci
sono altre due insidie: o i bunker a centro fairway, o il
rough/fescue a sinistra. Piuttosto giocatela in sicurezza in mezzo
per avere un colpo dalle 50-60 yds.
Il putt è insidioso: non tanto per la
distanza da coprire o per la pendenza (che c'è, non fatevi tradire
dal fatto che giri poco), ma per la velocità del green che sembra in
piano. Molto spesso questa certezza viene tradita e si rischia di
ritrovarsi con putt di ritorno molto lunghi. Dosare quindi il colpo
come se fosse in leggera discesa.